PILLA

CASATO PILLA

SCUDO: Accartocciato sagomato

ARMA : Semipartito spaccato, nel primo d’oro all’aquila nera in volo spiegato coronata dello stesso, nel secondo d’azzurro a tre gigli d’oro mal ordinati,  nel terzo di rosso alla pilla al naturale piena d’acqua o chiusa.

ELMO: Frontale da marchese, concesso dai cugoni Nicelli, i quali concedettero inoltre l’utilizzo dei gigli.

Titolo di conti di San Protaso

STORIA DEL CASATO

Etimologia

La “pilla” nell’antichità era un contenitore in terracotta o in cemento, usato per lo più per contenere l’acqua. Troviamo la ”pilla” anche nel mondo ecclesiastico, infatti essa veniva utilizzata per trasportare l’acqua santa.

La pilla in terracotta, veniva utilizzata per il trasporto dell’acqua

I Pilla

La famiglia prende il nome dalla pilla, appartenenti ad una comunità oriunda già presente nel XVII secolo, con radici ben radicate in quella che ora possiamo definire la provincia pavese. Commercianti affermati comperarono innumerevoli terreni agricoli per coltivare le primizie e successivamente commerciarle, in primis nei paesi limitrofi, per passare a territori più lontani man mano cresceva la loro ricchezza. Un’ altro esempio di attività svolta da questa famiglia, era la costruzione di mattoni per l’edilizia del ‘epoca, e della famosa “pilla”, creata inizialmente con la terra cotta, per passare successivamente alle primordiali malte cementizie dell’epoca. Questo uno dei motivi per i quali troviamo radicata questa antica famiglia in zone adiacenti ai fiumi, per esempio nella bassa padana vicino al fiume Po’, dove la tipologia di terreno, per lo più argilloso, si adattava meglio alla realizzazione di questi manufatti. Pur in continua espansione, questa famiglia, si avvalse di punti strategici nel territorio lombardo piacentino, luoghi come detto prima adatti per la coltivazione e per la reperibilità dell’argilla necessaria per la costruzione della “pilla”. Le fonti storiche ci hanno permesso di evidenziare due zone in particolare dove operavano, i feudi di Gerrechiozzo, e San Protaso. Gerrechiozzo, è l’attuale Frazione Rotto di Cava Manara, in provincia di Pavia, luogo limitrofo al fiume Po,’ dove ancora noi possiamo trovare le primordiali cascine e terreni di questa antica famiglia, i quali sono ancora oggi di proprietà dei Pilla, immobili e terreni acquistati grazie al commercio delle primizie e alla costruzione della “pilla”, attività procrastinate nel tempo, come si evidenza nei documenti parrocchiali di Pilla Camillo classe 1818.

Arma o blasone dei Pilla

A testimonianza della grande importanza di questa famiglia, ancora oggi all’interno della chiesa di San Protaso, frazione di Fiorenzuola d’Arda (PC), nella parte destra adiacente alla navata centrale, in una piccola cappella addobbata in stile settecentesco, conservata scrupolosamente, come se il tempo si fosse fermato, possiamo ammirare lo stemma di famiglia, riprodotto in stucco dei “Conti Pilla”, sostenuto da San Mauro Abate, al quale venne anche dedicata una delle chiese più importanti di Pavia. Chiesa di San Protaso costruita dalla stessa famiglia Pilla.

 

Stemma conti Pilla

Stemma che troviamo riportato nell’importantissimo manoscritto “Le antiche famiglie di Piacenza e i loro stemmi”, conservato scrupolosamente nell’archivio storico di Piacenza, nella sezione stemmario titoli comitali tavola XV. I Pilla, vennero insigniti dal Duca di Piacenza Ranuccio Farnese II, con lettera patente del 1674con il titolo di “Nobili di Piacenza”, e successivamente con la concessione comitale al conte Vittorio Pilla nel 1669. Nel feudo di San Protaso troviamo ancora oggi i resti di quello che furono i possedimenti della famiglia Pilla, in particolare il castello Torrione, costruzione risalente al 1300, in possesso dei Pilla dal 1669 al 1700.

 

Blasone o arma dei conti Pilla scolpito in stucco, situato nella chiesa di San Protaso (PC)

Pilla e legami parentali

Esponenti dei Pilla, grazie alla loro forza e al loro potere trovarono legami matrimoniali importanti, unendosi altre sì con due famiglie importantissime di quel tempo, gli Alberti, e i Nicelli. Degli Alberti troviamo ancora oggi un piccolo borgo nelle montagne dell’oltre Po’ pavese, al confine con Piacenza, un luogo dove il tempo pare si sia fermato, ”CASA PILLA”, frazione di Romagnese (PV), dove gli abitanti storici del borgo sulle loro carte di identità portano l’antico e importante cognome “ALBERTI”.

Letteratura

In questa nobile antica famiglia troviamo riferimenti storici inerenti a “Donna Giovanna di Crollalanza” prozia del famoso scrittore Araldo di Crollalanza, fautore del dizionario araldico “IL Crollalanza”.

Don Pilla Giovanni di Vittorio. Protaso 1743

Particolare attenzione và proprio a costui, il quale viene menzionato nei registri parrocchiali di Gerrechiozzo, feudo sul quale governava la potente famiglia Beccaria, infatti questa famiglia, aveva possedimenti sia a Pavia che a Piacenza, sicuramente i grandi nobili Beccaria decisero di assegnare una porzione di questi terreni ad una famiglia di loro conoscenza e di massima fiducia, ecco perchè troviamo Pilla Giovanni Vittorio di Protaso, menzionato in questi scritti. Pilla Vittorio discendente della famiglia dei conti Pilla di Protaso, si stabili nel territorio di Cava, assieme ai suoi genitori.

Molti rami collaterali di questa famiglia, come ad esempio i conti Pilla Nicelli, si estinsero, ma verosimilmente possiamo affermare che un ramo collaterale giunge a noi tramite Pilla Giovanni Vittorio 1743 nella bassa pavese, nel comune di Cava Manara, un tempo Gerrechiozzo, rappresentato dal Cav. di casa Savoia (Santi Maurizio e Lazzaro) nobile dei conti Marco Pilla.

Marco Pilla 

 

Nasce a Pavia il 24/09/1981 da famiglia d’alta borghesia, tra i quali il nonno materno Cremonesi Vincenzo, vecchio forgiatore, dal quale apprenderà l’antica arte della manipolazione dei metalli.

Discendente collaterale ei conti Pilla, rappresenta la stessa famiglia con il titolo di “nobile dei conti”.

Sin da adolescente si distingue dai suoi coetanei per la sua capacità manuale, creando i suoi primi oggetti in ferro, tutto ciò sempre sotto la stretta osservanza del nonno.

“Da quando ero ragazzino ad oggi non è cambta di libreria, e che ognuno di noi abbia il dovere di riempirla nell’arco dei suoi giorni il più possibile, per se e per le persone che lo circondano.

Iscritto nel registro dei periti araldici presso la camiato nulla se non l’aspetto fisico, ho sempre la stessa voglia di fare e di scoprire cose nuove, per questo spesso sono in volo per il mondo.

Questi mie continui viaggi ,mi danno la possibilità di apprendere in continuazione informazioni che permettono alla mia persona di aumentare sempre di più il bagaglio tecnico/culturale, anche perché  io credo, anzi ne sono convinto, che all’interno di ogni essere umano ci sia una sorera di commercio di Pavia, iscrizione n. 253 dell’11.1.2021.

C.T.U. presso il tribunale di Pavia https://www.tribunale.pavia.giustizia.it/it/Content/Ctu/31454?nominativo=MARCO+PILLA&professione=-1&lemma=&cerca=Ricerca

Inserito nella sezione artisti della celebre “Tota Pulchra”, associazione di promozione sociale, nata l’8 maggio del 2016 da un’idea di Monsignor Jean-Marie Gervais, Presidente della stessa Associazione e Prefetto Coadiutore del Capitolo Vaticano.

Onorificenze

2019 Riconoscimento privato “comitale” di casa D’Este Orioles concesso dal capostipite della stessa , S.A.S.  Antonino V  Etse Orioles

2020 Riceve l’ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro della real Casa Savoia in nome e per conto della stessa da S.A.R. il principe Vittorio Emanuele.

Riconoscimento governativo tramite gazzetta ufficiale Maltese, di discendenza dai conti Pilla di San Protaso, con annessa la proprietà intellettuale dello stemma, rilasciato dall’ente statale ufficiale maltese Office of the Chief Herald of Arms of Malta, rappresentato dal Dott. Gauci

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