RICERCA PER CASATO

Mancuso

Arma: D’oro, ad una banda di rosso caricata di un leone passante del campo nel senso della pezza; accompagnata nel canton sinistro del capo da una rosa di rosso. Scudo: Timbrato da una corona baronale; il tutto racchiuso da un manto di velluto rosso, foderato di ermellino, bordato, cordonato e fioccato d’oro, movente da una corona alla principesca.

Il Casato

La storia della Principessa Antonella Betti Mancuso rappresenta perfettamente una nuova visione di nobiltà personale e sociale, caratteristica distintiva del nostro tempo. Antonella Betti Mancuso, incarna perfettamente i valori profondi aristocratici e una missione di vita che trascende il semplice lignaggio. Oggi, infatti, rappresenta la nobiltà anche attraverso l’innovativo concetto di identificazione personale, che riflette il valore individuale e il contributo alla società come forme riconosciute di nobiltà del nuovo millennio.

Una Dinastia di Valore e di Virtù

La famiglia Mancuso, cui Antonella appartiene, vanta una lunga e illustre storia risalente a secoli fa, con radici nella Sicilia più nobile e antica. Gli storici narrano che la famiglia Mancuso abbia goduto di titoli nobiliari e ruoli di prestigio in città come Messina, Caltagirone, Polizzi e Palermo, regioni dove la loro presenza influenzò profondamente il tessuto sociale e istituzionale. Fin dai tempi antichi, i Mancuso si distinsero per la loro avita virtù, come testimoniato dagli annali siciliani che raccontano le gesta dei suoi membri e l’importante influenza che ebbero nelle regioni dove operarono. Nel 1445, Federico Mancuso fu castellano della Torre di Caltagirone, un ruolo di grande responsabilità e rispetto. Più tardi, nel 1587-88 e ancora nel 1601-02, Giovani Francesco Mancuso ricoprì la carica di giudice straticoziale di Messina e, successivamente, di giudice pretoriano di Palermo dal 1589 al 1591. Francesco Mancuso, altro eminente esponente della famiglia, ottenne il ruolo di giudice straticoziale di Messina nel 1596, consolidando il prestigio della famiglia nelle istituzioni siciliane. Niccolò Mancuso, acquistando nel 1601 le baronie di Fiumefreddo San Basile, Lenza e Carcaci, ampliò il dominio della famiglia, mentre altri illustri Mancuso ricoprirono ruoli di rilievo, come Francesco Mancuso, primo capitano della galera di Sicilia “SS. Rosario” nel 1604, e Giacomo Mancuso, proconservatore a Polizzi nel 1655.

Nobiltà per Identificazione Personale: La Nobiltà Moderna

Oggi, la nobiltà può essere vissuta come valore individuale e non solo come eredità di titoli antichi. La nobiltà per identificazione personale è un riconoscimento che non si basa solo sull’appartenenza a una storica casata ma si fonda anche sul contributo che una persona apporta alla società. Questa nuova forma di nobiltà è un concetto innovativo del nostro tempo, un titolo assegnato in virtù del valore personale, dell’impegno sociale, delle qualità umane e della dedizione al bene comune. Antonella Betti Mancuso, con il suo impegno incessante e i suoi sacrifici personali, incarna esattamente questo spirito nobiliare moderno.

Una Vita Segnata dal Dolore e Dedicata alla Giustizia

La storia personale di Antonella è profondamente segnata da eventi traumatici. Separata dalla sua famiglia naturale all’età di soli quattro mesi e mezzo, Antonella fu allontanata dalla madre e dai suoi fratelli in circostanze dolorose. Due delle sue sorelle gemelle, nate con sindrome di Down, e il suo gemello condivisero con lei questa separazione, una ferita mai guarita che ha lasciato in Antonella un vuoto immenso e la consapevolezza di una verità spesso difficile da accettare. Lontana dalla sua famiglia d’origine, Antonella ha subito l’abuso di chi ha tratto vantaggio dalla sua vulnerabilità, sfruttando la sua condizione e approfittando della situazione drammatica. Tuttavia, da queste esperienze dolorose è nata una forza interiore straordinaria, un desiderio profondo di giustizia e una missione incrollabile di servizio verso chiunque subisca ingiustizie. Oggi, Antonella è conosciuta per il suo coraggio e il suo ruolo nella tutela dei diritti umani. Ha messo la sua vita al servizio degli altri, diventando una figura di riferimento nel campo dell’antimafia e della protezione dei diritti dei più deboli. La sua azione e il suo impegno costante testimoniano l’importanza di una nuova forma di nobiltà che supera le barriere del passato e si fonda sull’etica e sulla dedizione sociale.

Un Titolo che Unisce Lignaggio e Impegno Personale

Il 24 febbraio 2024, in una cerimonia solenne tenutasi presso il Capitolo Italiano di San Stanislao nell’Antico Palazzo Rospigliosi a Roma, Antonella Betti Mancuso è stata investita ufficialmente del titolo di Sua Altezza Reale. Questo titolo non solo onora il suo lignaggio ma rappresenta un riconoscimento del suo impegno costante per la collettività, dei suoi sacrifici e della sua volontà di proteggere i più deboli. Questo titolo è una fusione di nobiltà ereditaria e moderna, un titolo per identificazione personale che sottolinea il suo valore intrinseco e la sua missione. La sua autobiografia d’inchiesta, Vite Strappate in Italia dagli anni ’70 ad oggi, tradotta in sedici lingue, è una testimonianza della sua lotta per la giustizia e della sua volontà di esporre verità scomode. Con la prefazione della Senatrice Paola Binetti, il libro racconta le storie drammatiche e le ingiustizie vissute negli ultimi quarant’anni, e ha toccato profondamente i cuori di lettori in tutto il mondo.

Un Impegno Senza Confini

Oltre al titolo nobiliare, Antonella Betti Mancuso porta avanti la sua missione attraverso diverse iniziative sociali. È presidente di HELP & FIRST AID: MINORI E FAMIGLIE ROMA ONLUS, un’organizzazione che fornisce supporto e protezione ai minori e alle famiglie in difficoltà, e svolge un ruolo fondamentale nella promozione del benessere sociale. Antonella è una paladina dei diritti umani, combattendo quotidianamente per garantire giustizia, rispetto e uguaglianza a chi ne ha più bisogno. Il suo ruolo come Ambassador At Large la rende una figura riconosciuta a livello internazionale, e il suo impegno per i diritti umani l’ha portata a difendere con tenacia le vittime di ingiustizia. La sua sensibilità, unita alla competenza e alla formazione tecnica, fa di lei una personalità unica, un punto di riferimento nel campo della giustizia sociale. In questa nuova visione di nobiltà, Antonella Betti Mancuso incarna i valori del nuovo millennio: nobiltà non solo per sangue, ma per impegno e servizio. La sua storia, segnata da dolore e riscatto, è il riflesso di una realtà vissuta da molti negli ultimi quarant’anni e un simbolo di speranza per chiunque subisca ingiustizie.

La Nobiltà del Nuovo Millennio

Con il concetto di nobiltà per identificazione personale, si inaugura una nuova era in cui il valore e l’onore non dipendono esclusivamente da un’eredità di sangue, ma dal contributo individuale al progresso sociale e umano. Antonella Betti Mancuso, attraverso il suo impegno, incarna questa nobiltà moderna, una nobiltà che si costruisce giorno per giorno attraverso il servizio agli altri, l’impegno per la giustizia e la dedizione alla causa dei diritti umani. La Principessa Antonella non è solo una rappresentante della sua famiglia, ma anche un simbolo di speranza e di cambiamento per un mondo più giusto e solidale. Fonti: Libro d’Oro delle Famiglie Nobili e Notabili